"Mater semper certa est, pater numquam" sentenziavano i romani, in un'epoca in cui certo non esistevano esami del DNA. E da questa certezza scaturiscono tutte le norme a punizione dell'infedeltà femminile. In tale ottica andava ad esempio letto l’art. 559 del Codice Rocco che fino al 1968 puniva nel nostro Paese l'adulterio della moglie, ma non del marito. Questi, infatti, non voleva correre il rischio di allevare prole non propria. La società stessa è la costruzione, la proiezione economica del corpo della donna, cristallizzata in istituti di cui si è ormai persa l'origine ma che hanno assunto nel corso della storia il dominio sulla vita stessa, incanalandone il corso, regolandone desideri. Istituti come la famiglia patriarcale, il matrimonio, ecc. sono il frutto dell'organizzazione storica di società ormai scomparse. L'etologia moderna ha evidenziato come in natura l'uomo abbia esigenze ben diverse. Il fatto stesso, ad esempio, che la femmina abbia una capacità riproduttiva limitata (una gravidanza ogni nove mesi a partire dalla pubertà e fino alla menopausa) a differenza di quella del maschio, illimitata, sembrerebbe confermare la natura poligamica di questi. Le utopie che pure hanno proposto un'alternativa, sono sempre sorte dalla convinzione dell'esistenza di un modello superiore di società, entro la quale ad ognuno è assegnato un compito e sono tutte profondamente moralistiche, perchè adottano e prescrivono modelli etici per il singolo. Ma in questo sta scritto il loro fallimento: non esistono modelli etici praticabili dalla massa, validi per tutti. Le masse sono la prova vivente della necessità di un relativismo etico. Non si può demandare alla collettività la scelta di stili di vita e modelli che solo il singolo può, nella più ampia libertà, decidere di adottare conformandosi ad essi. Autonomia e non eteronomia all'interno del patto sociale. Puntare alla democratizzazione del piacere, alla sua diffusione, all'abbattimento di schemi consolidati per una sempre maggiore libertà e realizzazione dell'individuo.
Un nuovo approccio al sesso
"Mater semper certa est, pater numquam" sentenziavano i romani, in un'epoca in cui certo non esistevano esami del DNA. E da questa certezza scaturiscono tutte le norme a punizione dell'infedeltà femminile. In tale ottica andava ad esempio letto l’art. 559 del Codice Rocco che fino al 1968 puniva nel nostro Paese l'adulterio della moglie, ma non del marito. Questi, infatti, non voleva correre il rischio di allevare prole non propria. La società stessa è la costruzione, la proiezione economica del corpo della donna, cristallizzata in istituti di cui si è ormai persa l'origine ma che hanno assunto nel corso della storia il dominio sulla vita stessa, incanalandone il corso, regolandone desideri. Istituti come la famiglia patriarcale, il matrimonio, ecc. sono il frutto dell'organizzazione storica di società ormai scomparse. L'etologia moderna ha evidenziato come in natura l'uomo abbia esigenze ben diverse. Il fatto stesso, ad esempio, che la femmina abbia una capacità riproduttiva limitata (una gravidanza ogni nove mesi a partire dalla pubertà e fino alla menopausa) a differenza di quella del maschio, illimitata, sembrerebbe confermare la natura poligamica di questi. Le utopie che pure hanno proposto un'alternativa, sono sempre sorte dalla convinzione dell'esistenza di un modello superiore di società, entro la quale ad ognuno è assegnato un compito e sono tutte profondamente moralistiche, perchè adottano e prescrivono modelli etici per il singolo. Ma in questo sta scritto il loro fallimento: non esistono modelli etici praticabili dalla massa, validi per tutti. Le masse sono la prova vivente della necessità di un relativismo etico. Non si può demandare alla collettività la scelta di stili di vita e modelli che solo il singolo può, nella più ampia libertà, decidere di adottare conformandosi ad essi. Autonomia e non eteronomia all'interno del patto sociale. Puntare alla democratizzazione del piacere, alla sua diffusione, all'abbattimento di schemi consolidati per una sempre maggiore libertà e realizzazione dell'individuo.
