
Pensiamo ad esempio che la prostituzione rappresenta il 10% del PIL nei Paesi Bassi, fino al 3% in Giappone, mentre l'industria della pornografia è terza per importanza in Danimarca; in Ungheria è boom di produzioni di cinema hard mentre in Canada gli introiti della prostituzione nel 2002 sono stati 60 miliardi di euro e 52 per la pornografia.
Anche nel nostro paese cresce la voglia di trasgressione… basti pensare a quanti club privè o sexy-shop sorgono nelle nostre città. Perchè non dare allora finalmente pari dignità sociale a quello che ci ostiniamo a relegare come una questione assolutamente privata? Non ne discendono forse conseguenze pratiche per la nostra società e la vita di tutti i giorni? Affermava il filosofo Bernard de Mandeville: "Il vizio è tanto necessario in uno stato fiorente quanto la fame è necessaria per obbligarci a mangiare. È impossibile che la virtú da sola renda mai una nazione celebre e gloriosa". Finché ci ostineremo a negare cittadinanza alla socialità del sesso, non potremo costruire una società, seppur lontanamente, felice!