Il rapporto tra i sessi è sostanzialmente conflittuale. Già Platone nel Simposio sosteneva che l'amore erotico nasce da una povertà, da un’indigenza, che si vuole colmare attraverso l'altro. Non è un rapporto di gratuità: vive dello scambio dei corpi. Il rapporto erotico è tensione, nel suo senso di tendere dell’uno verso l’altro, è divenire puro, che giunge finanche a dar la vita, percorso da un conflitto latente, che chiede e riceve quotidianamente, in un vortice di attese, pretese e incomprensioni. Bruna Bianchi ha magistralmente condensato questa realtà nel titolo di un suo libro: “E’ duro campo di battaglia il letto”. Nell’atto sessuale questa tensione, questo conflitto perenne, trova sfogo, si accende di nuovo significato in una dimensione che a tratti ricorda lo scontro fisico, per quanto sublimato. Questa dimensione fisica tuttavia sussiste, come ebbe a tratteggiare Lord Chesterfield parlando del sesso: “Il piacere è momentaneo, la posizione ridicola e lo sforzo esecrabile”. Il rapporto sessuale è una sorta di disfida codificata, consacrato in quella sorta di manuale di tattica che è il Kamasutra. Esso sta al sesso come il Vom Kriege di von Clausewitz alla guerra...