Fantasie e repressione

Vi è nelle fantasie erotiche un potenziale inespresso, una domanda di libertà e tanto più esse fioriscono dove maggiore è il condizionamento repressivo. Ciò vale per le donne in particolar modo. In esse il desiderio inconscio di liberazione prende corpo e si affaccia alla vita cosciente, alla quotidianità di un corpo alienato. Le donne fantasticano più degli uomini, l'accezione comune descrive il loro desiderio come più cerebrale e meno genitale. In realtà maggiore, storicamente e culturalmente, è il loro condizionamento repressivo. Affermare la liberazione del desiderio è per esse ancora più difficile. Si afferma che esse siano più discrete di natura. In realtà esse sono del tutto simili agli uomini, la libido agisce in esse con la medesima intensità. Più forte è invece per loro l'introiezione del divieto di godere, dacchè essa è stata nella storia il primo oggetto del dominio, strumentale alla trasmissione della proprietà capitalistica, di cui la famiglia era il mezzo istituzionalizzato.